FITcompX2020 - Fabio Paolo Marchesi

Ricercatore Indipendente Inventore Scrittore
Fabio Paolo Marchesi
Fisica Quantistica, Fisica dell'Anima, MenteCervello, Ricerca della Felicita', Entusiasmologia, tecnologie per il Benessere, Eventi ed Esperienze Illuminanti
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FITcompX2020

VIDEO & C
CORSO DI FORMAZIONE MISURE ANTROPOMETRICHE FITcomp X
a cura di Fabio Marchesi
 

PREMESSA

Per l’attendibilità dei risultati forniti da FITcomp e’ fondamentale sia la corretta esecuzione delle misurazioni, sia l’impiego degli strumenti antropometrici professionali FITcomp: Plicometro in acciaio con comparatore di precisione (un giro completo del quadrante ogni due cm di spessore misurato, pressione costante a qualsiasi apertura pari a 10 gr/mm2, disoluzione 2 decimi di millimetro), Calibro osseo e metro antropometrico a nastro metallico piatto.
Nel caso si vogliano utilizzare strumenti diversi da quelli originali FITcomp, lo si deve esplicitamente indicare nel campo Note dei dati di ingresso, specificando di che strumenti si tratta.
Pur essendo il protocollo di misurazioni FITcomp standardizzato, ogni FITcompX expert sviluppa nel corso del tempo, con l’aumentare del numero di analisi FITcomp effettuate e l'esperienza acquisita, una propria manualità; è importante per questo che le misurazioni di ogni Analisi di verifica successiva alla prima, vengano sempre effettuate dallo stesso FITcompX expert con gli stessi strumenti professionali.

 
DATI DI INGRESSO
Informazioni su Alimentazione e Attività Fisica : Queste informazioni richieste in input hanno valore unicamente informativo, non vengono utilizzate dagli algoritmi FITcomp e non condizionano pertanto i risultati, vengono richiesti in quanto potrebbero rivelarsi utili per analisi statistiche successive su grandi numeri (come, ad esempio, la possibile valutazioni della diversa composizione corporea media tra soggetti sedentari e attivi con alimentazione vegetariana e/o onnivora.

l'Informazione su Ritenzione idrica e' utile soprattutto nel caso di soggetti intossicati che intraprendono iniziative di disintossicazione, ad esempio migliorando alimentazione e stile di vita, o con trattamenti di ipertermia a raggi infrarossi vicini.
Poiche' il grasso sottocutaneo ha anche la funzione di deposito tossinico, i soggetti particolarmente intossicati tendono a trattenere acqua proprio nel grasso sottocutaneo, per diluire le sostanze estranee che si possono essere accumulate che, una volta espulse, viene liberata.
Utilizzando il Plicometro, l'eventuale presenza o riduzione nella ritenzione idrica e' evidente dal maggior o minor tempo necessario all'assestamento della lancetta per effettuare la lettura.
La riduzione della stato di intossicazione e conseguente riduzione della ritenzione idrica puo' tradursi in una riduzione del peso e delle circonferenze anche se non vi e' stata riduzione ne nella quantita' di grasso corporeo ne nella massa muscolare.
 

 
RILEVAZIONE DI PESO E ALTEZZA
 
 
MODALITA' GENERALI: Per tutti gli algoritmi di FITcompX e’ importante che i valori di Età (data di nascita), Altezza e Peso corrispondano ai valori effettivi. L’importanza di questi valori non deve mai essere sottovalutata. Non fidarsi mai del peso e altezza dichiarati dal soggetto esaminato ma procedere sempre alla misurazione di questi valori direttamente, utilizzando sempre lo stesso altimetro e bilancia professionali, o indicando nelle Note se si sono utilizzate bilance diverse rispetto a quella utilizzata nella prima analisi .

RILEVAZIONE PLICHE CUTANEE
 
 

MODALITA' GENERALI:

 
 
1)     Al fine di ottenere la massima precisione dei risultati e' fondamentale sia saper effettuare le misurazioni correttamente, sia utilizzare il plicometro professionale FITcomp regolato sulla corretta pressione tra i becchi. Fin dalla prima versione del plicometro FITcomp concepita da Marchesi negli anni ’80, realizzata da Doriguzzi Metrica e distribuita da Marchesi Sistemi Informatici, da GIMA ed altri distributori anche con il marchio MEDIcomp, il plicometro professionale FITcomp prevede la possibilità di verifica della corretta pressione esercitata dai becchi sulla pelle, grazie ad un dinamometro allegato allo strumento, e la eventuale regolazione della tensione delle molle (che nel tempo tende a ridursi), utilizzando una piccola chiave a brugola.




 
 
2)     Per rilevare lo spessore di ogni plica, afferrare saldamente (pinzandola tra i polpastrelli del pollice ed indice della mano non dominante) la Plica, sollevandola dal tessuto sottostante. In questo modo la cute ed il grasso sottocutaneo saranno sollevati e separati dai sottostanti piani muscolari.


3)     Allargare i becchi del plicometro, impugnato con la mano dominante, agendo sull’apposito grilletto, rilasciarli quindi trasversalmente sulla plica stessa, tenuta dalle dita, immediatamente al disotto (circa 1 centimetro) delle dita che la tengono sollevata, in modo da poterne misurare lo spessore. Durante la misurazione non trattenere con le dita il grilletto del plicometro.

4)     Rilasciare quindi il grilletto per permettere al plicometro di esercitare sulla plica la pressione corretta a liberarla dall’eventuale acqua extracellulare presente nel grasso sottocutaneo (ritenzione idrica). La lettura va effettuata quando la lancetta si e’ quasi assestata sullo stesso valore (quando la sua velocita’ di assestamento e’ inferiore ad un decimo di millimetro al secondo), in genere dopo pochi secondi dal rilascio.
NON attendere troppo tempo per non comprimere il grasso sottocutaneo della plica.  
NON lasciare la plica durante la misurazione, le dita devono tenere sollevata la plica per tutto il tempo della misurazione.
Nel caso di soggetti sedentari, può verificarsi una certa difficoltà nel sollevamento corretto delle pliche, a causa del fatto che il tessuto adiposo sottocutaneo può essere solidale con la fascia muscolare sottostante, vi aderisce cioè con una certa tenacia. In questo caso è bene far precedere la rilevazione plicometrica da alcune manovre di pinzettamento e rilasciamento in successione della plica stessa.

 
Nel caso di difficoltà di rilevamento di una o più misurazione, indicare nelle Note ogni variazione adottata rispetto alle misurazione corrette previste. Esempio : plica addominale troppo grande per essere misurata con il plicometro professionale a disposizione, rilevare la misura, anche se con minore precisione, utilizzando il calibro osseo e indicare nelle Note: plica addominale rilevata con calibro osseo.

NOTA : Considerando l'aumento della percentuale di soggetti in grande sovrappeso e obesi degli ultimi 20 anni, con la nuova versione 2021 del Plicometro professionale FITcompX, il range di misurazione delle pliche e' stato esteso a 85 mm (4 giri completi del quadrante).

PUNTI DI REPERE DELLE SINGOLE PLICHE
(Video da FITcomp INFRAFIT 1995)
Plica SCAPOLA : Plica obliqua a 45 gradi, in direzione da supero-mediale a infero-laterale, misurata subito al di sotto della punta della scapola.
Plica ADDOMINALE: Plica orizzontale misurata a circa 4/5 centimetri lateralmente alla cicatrice ombelicale. (Nota: nelle versioni precedenti di FITcomp la plica addominale era verticale).
Plica TORACE : Plica obliqua a 45 gradi, sulla linea che va dalla piega ascellare al centro del capezzolo, misurata sopra il muscolo grande pettorale a circa 4/5 centimetri dalla piega ascellare.
Plica COSCIA: Plica verticale misurata sulla linea mediana anteriore della coscia a metà distanza della rotula al margine superiore della spina iliaca anteriore.
Plica TRICIPITE : Plica verticale misurata lungo la linea mediotricipitale a metà strada tra l'olecrano (gomito) e l'apofisi coracoide (punta in alto esterna della spalla).
Plica ILIACA : Plica obliqua a 45 gradi, in direzione da supero-laterale a infero-mediale, misurata appena sopra alla spina iliaca anteriore (punto più elevato anteriore del bacino).
PUNTI DI REPERE DELLE CIRCONFERENZE
(Video da FITcomp INFRAFIT 1995)


MODALITA' GENERALI:
 
 
1)     Nella rilevazione della circonferenza del braccio il nastro antropometrico a nastro metallico piatto deve essere posizionato trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all'asse longitudinale del braccio (dell'omero). Nella rilevazione delle circonferenze della coscia, il nastro deve essere posizionato trasversalmente sull'asse longitudinale della coscia (del femore). Il nastro deve inoltre essere tenuto a contatto della cute per tutta la sua estensione.

 
2)    Prestare attenzione a non esercitare mai, con il nastro, una pressione eccessiva sulla pelle perché, trattandosi di tessuti molli, la compressione puo’ tradursi in valori inferiori a quelli reali.
 
CIRCONFERENZA BRACCIO :  
1)     Con le muscolatura dell’arto e della mano rilassate, far sollevare il braccio dominante lateralmente fino a raggiungere la linea parallela al pavimento, tenendo l'avambraccio in flessione di 90 gradi in avanti sul braccio stesso.
2)     Utilizzare il metro antropometrico a nastro metallico per identificare la circonferenza massima del braccio, solitamente a circa metà del braccio subito sotto l’inserzione omerale del muscolo deltoide. Attenzione: il muscolo deltoide non deve essere mai compreso nella misurazione della circonferenza del braccio.
CIRCONFERENZA VITA : Aprire il metro antropometrico a nastro metallico piatto a cerchio intorno all’esaminato, tenendolo parallelo al pavimento, rilevare la circonferenza subito sotto l'ultima costola fluttuante.
CIRCONFERENZA FIANCHI: Aprire il metro antropometrico a nastro metallico piatto a cerchio intorno all’esaminato, tenendolo parallelo al pavimento rilevare la circonferenza massima all’altezza dei fianchi anche includendo i muscoli glutei.
CIRCONFERENZA COSCIA RADICE : Soggetto in  piedi, con peso del corpo caricato sull'arto inferiore non dominante, rilevare la circonferenza sull’arto dominate in situazione di assoluto rilassamento muscolare di tutta la coscia. Posizionare il nastro metallico piatto trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all'asse longitudinale della coscia (del femore). immediatamente sotto la piega glutea (radice della coscia).
CIRCONFERENZA COSCIA MEDIANA : Soggetto nella stessa posizione per la rilevazione della circonferenza della Coscia Radice, posizionare il nastro metallico piatto trasversalmente (nel senso della larghezza) rispetto all'asse longitudinale della coscia (del femore) all’altezza del ventre muscolare del quadricipite femorale (a circa metà strada tra la rotula e la spina iliaca antero-superiore), all’altezza del punto di rilevazione della plica della coscia, indicativamente a circa 4-5 cm di dalla circonferenza della Coscia Radice. Muscolatura della coscia sempre rilassata.


PUNTI DI REPERE DEI DIAMETRI OSSEI
(Video da FITcomp INFRAFIT 1995)

[QUI FOTO CALIBRO OSSEO FITcomp]


MODALITA' GENERALI:
 

 
1)     I becchi del calibro osseo professionale FITcomp vanno applicati distalmente rispetto all'asse longitudinale dell'osso considerato, quindi a livello delle epifisi distali. Utilizzare i polpastrelli delle dita per trovare il posizionamento corretto dei becchi sui capi ossei.

 
2)     Il segmento osseo misurato deve essere sempre esattamente trasversale rispetto all'asse osseo longitudinale.

 
3)     I becchi del calibro vanno avvicinati con una certa fermezza ai capi ossei, al fine di provocare volutamente lo schiacciamento dei tessuti molli sovrastanti ed un  maggiore avvicinamento dei becchi trasverali del calibro ai capi ossei stessi.

 
4)     Per tutti i soggetti con età superiore ai 18 anni, la cui struttura ossea ha raggiunto maturazione nello sviluppo, la misurazione dell’Altezza e dei Diametri Ossei va effettuata solo alla prima analisi, per le analisi di verifica successive mantenere gli stessi valori della prima analisi.

 
5)     Le misurazioni dei diametri ossei vanno fatte sugli arti dominanti. Nel caso di traumi o fratture rilevare i diametri sull’arto sano, nel dubbio, misurare entrambi i diametri (arto destro e sinistro) e scegliere il valore inferiore. Scrivere nelle Note ogni variazione rispetto le misurazioni normali indicate.
 

DIAMETRO POLSO : Soggetto con mano rilassata piegata verso il basso, con il calibro osseo misurare la distanza tra i processi stiloidei di radio ed ulna.
DIAMETRO GOMITO : Braccio alzato con gomito flesso a circa 90 gradi, misurare con il calibro osseo la distanza tra gli epicondili omerali distali.
DIAMETRO GINOCCHIO : Soggetto in piedi con le piante dei piedi a terra e la gamba dominante leggermente flessa, oppure da seduto con la gamba dominante flessa, misurare con il calibro osseo la distanza degli epicondili femorali distali.
DIAMETRO CAVIGLIA : Soggetto in piedi, tenendo l'asta del calibro parallela al pavimento e perpendicolare al piede appoggiare i becchi del calibro sui due malleoli e misurarne la distanza.
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